
Retrato de lo eterno | ©Manuel Álvarez Bravo
Doveva essere una festa meravigliosa. Per l’occasione ho comprato un vestito lungo di seta che costava una fortuna. L’ho indossato e mi sono sentita subito speciale. Dopo aver messo un filo di trucco, ho iniziato a pettinarmi con cura i capelli. Sono anni che non li porto così lunghi – quando mi specchio mi pare di vedermi bambina.
Ho preso a spazzolarli lentamente, ciocca dopo ciocca, proprio come faceva mia madre. Sono incappata nel primo nodo. Poi ne ho trovato un secondo, un terzo, un ciuffo incastrato nell’orecchino. Di colpo mi sono sentita un unico groviglio di capelli e di pensieri. Anche la bellezza del vestito è sbiadita in un momento. Non c’era nulla di speciale. Ho detto a Pablo che non mi sentivo bene e sono rimasta chiusa in casa.
Lo so, era la festa perfetta e quest’ora tutti si staranno divertendo come matti. Ma come sarei potuta uscire con questi nodi per la testa?